Il PIP è una forma pensionistica complementare individuale attuata mediante contratti di assicurazione sulla vita. I contributi versati confluiscono in una Gestione Separata appositamente dedicata al PIP. Dal 1° luglio 2016 è Previattiva UnipolSai, nata dalla fusione delle 5 precedenti gestioni dedicate ai Pip del nostro Gruppo. Gode dei vantaggi fiscali previsti per la Previdenza Complementare.
Il FPA è una forma pensionistica complementare costituita in forma di patrimonio separato e autonomo all’interno del patrimonio della Compagnia. L’offerta UnipolSai prevede il Fondo Pensione Aperto UnipolSai Previdenza FPA composto da 7 comparti di investimento basati sul meccanismo delle “quote”, come i Fondi Comuni di Investimento. E’ presente un comparto con garanzia del capitale.
Tutti possono aderire!
L’adesione al PIP può avvenire esclusivamente in forma individuale. L’adesione al FPA può avvenire sia in forma individuale che su base collettiva. L’adesione su base collettiva consente al lavoratore di beneficiare del contributo del datore di lavoro.
I versamenti sono del tutto liberi, ad esempio puoi contribuire con un versamento di € 100. Decidi anno per anno quanto e se versare. I lavoratori dipendenti, nei casi previsti dalla legge, possono destinare al PIP e al FPA anche il loro TFR (trattamento di fine rapporto).
I versamenti al PIP e al FPA sono oneri deducibili annualmente dal reddito dichiarato ai fini IRPEF fino ad un importo di € 5.164,57. Rientrano in questo tetto deducibile anche i contributi versati a favore dei familiari a carico.
Maggiori benefici fiscali sono consentiti ai lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007.
La scelta per la destinazione del TFR
Con riferimento al Fondo Pensione Aperto, i lavoratori dipendenti possono contribuire al Fondo conferendo, anche esclusivamente, i flussi di TFR in maturazione. Qualora il lavoratore decida di versare la contribuzione prevista a suo carico e abbia diritto, in base ad accordi collettivi, anche aziendali, ad un contributo del datore di lavoro, detto contributo affluirà al Fondo nei limiti e alle condizioni stabilite nei predetti accordi. Il datore di lavoro può decidere, anche in assenza di accordi collettivi, anche aziendali, di contribuire al Fondo. Gli accordi possono anche stabilire la percentuale minima di TFR maturando da destinare a previdenza complementare. In assenza di tale indicazione e ad eccezione dei casi previsti dalla normativa vigente, il conferimento è totale. È comunque consentito al lavoratore di rivedere successivamente la scelta effettuata con riguardo alla quota di TFR da destinare al Fondo.
Il tempo, un fattore decisivo
Aderire alla previdenza complementare per tempo, anche prima dell’inizio della propria carriera lavorativa, comporta il vantaggio di ottenere un importante montante pure in virtù di modesti accantonamenti. Rimandare l’inizio dei versamenti significa ridurre l’ammontare della pensione integrativa. Un ritardo di cinque anni può determinare una prestazione finale ridotta di almeno il 15%. Inoltre, il miglior alleato degli impieghi finanziari è proprio il tempo: la capitalizzazione degli interessi sul lungo periodo produce un risultato eccezionale.
Esempio: un versamento di € 1.200,00 all’anno (= appena € 100,00 mensili) per un periodo di 50 anni al rendimento del 3% produce un montante di circa € 130.000,00 a fronte di € 60.000,00 versati (e dedotti).
PERSONALIZZAZIONE
In funzione della tua età viene automaticamente attribuita una combinazione prefissata tra Fondo Interno e Gestione Separata.
FLESSIBILITÀ
Hai la possibilità di aumentare o diminuire gli importi dei versamenti oppure di effettuarne di aggiuntivi.
TFR
Puoi contribuire versando parte o anche l’intero trattamento di fine rapporto, ovviamente nei casi previsti dalla Legge.
FISCALITÀ
Puoi dedurre fiscalmente dal tuo reddito gli importi versati, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.